Ci fa immensamente piacere ricevere questo post da Danilo Sergio che ripubblichiamo.
In questa giornata nazionale dedicata al Sommo Poeta Dante, vorrei proporre la preghiera che San Bernardino innalza alla Vergine Maria nel 33° Canto, quello finale, del “Paradiso”. Un ardente inno di lode, di cui il noto incipit è “Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura”. Mi sta particolarmente cara questa parte (più di altri pluricitati e accattivanti e comunque bellissimi passi dell’ “Inferno”) perché l’analisi di questa “preghiera” costituì parte del mio esame in Italiano alla Maturità Classica, in quel lontano Luglio 1977. Ricordo ancora il prof. interno che mi raccomandava “ricordati le tre antitesi dei primi due versi”… (e chi se le dimentica più!!!).
Poiché reputato il padre della lingua italiana e per classicità del suo messaggio, Dante vale davvero la pena leggerlo ancora, sicuramente in un testo supportato da valide didascalie.
La sua Divina Commedia non dovrebbe mancare in qualsiasi piccola o grande libreria domestica.
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